GEIPAN

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GEIPAN, GEPAN e SEPRA sono gli acronimi con i quali, dal 1977, s'identificano i gruppi di studio sui fenomeni UFO che si sono via via costituiti nell'ambito del Centre National d'Etudes Spatiales (CNES) del Consiglio Nazionale delle Ricerche francese.

Pur tra fragilità, contraddizioni e limiti di vario genere, questi gruppi rappresentano il più duraturo sforzo di studio del fenomeno intrapreso finora dalle istituzioni pubbliche di un Paese avanzato. 

Indice

Formazione del GEPAN e suoi esordi

Se per semplificare si forzano i termini della questione, è possibile sostenere che la nascita del GEPAN rappresenta un caso di eterogenesi dei fini. Alla fine degli anni '60 del XX secolo la chiusura della Commissione Condon aveva dato ai più la sensazione che il problema UFO stesse scivolando in un oblio forse definitivo.

Invece, le polemiche circa la sua conduzione portarono scienziati come l'astronomo Carl Sagan ed il fisico Thornton Leigh Page a raccogliere contributi di loro colleghi di varia estrazione giunti a partire da un convegno tenutosi nel 1969 sotto gli auspici dell' American Association for the Advancement of Science (AAAS) in un volume rimasto un punto fermo per l'ufologia scientifica ("UFOs: A Scientific Debate", uscito nel 1972), astrofisici quali J. A. Hynek a dare vita all'associazione CUFOS (1973) e l'ingegnere aeronautico francese Claude Poher ad interessarsi in modo sempre più attivo del problema, che si deve considerare per il GEPAN una specie di "padre" il cui contributo intervenne al momento giusto.
L'ingegnere aeronautico francese Claude Poher (n. 1936), qui intorno al 1971, deve considerarsi il "padre" del GEPAN.

Nei primi anni '70 Poher pubblicò in particolare alcuni studi statistici sul fenomeno che ebbero buona stampa (Science & Vie, L'Aéronautique et l'Astronautique) e  buona recezione da parte degli ambienti scientifici d'oltralpe.

Il quadro subì un'acccelerazione con le grandi ondate d'avvistamenti dell'estate-autunno 1973, poi proseguite in vari paesi anche l'anno successivo. Esse riguardarono anche la Francia. Il 21 febbraio del 1974 il ministro della difesa del tempo, Robert Galley, rilasciò un'intervista radiofonica ad Jean-Claude Bourret, un giornalista che ebbe anch'egli un buon ruolo di divulgatore del problema con programmi radio-televisivi e con diversi libri due dei quali usciti pure in traduzione italiana. In questa intervista Galley riconosceva senza alcuna remora che le varie branche della Gendarmeria francese che raccoglievano dai cittadini e dai militari testimonianze d'avvistamento nei casi più interessanti le trasmettevano per un parere al Centre National d'Etudes Spatiales (CNES) di Tolosa, ritenuto l'ente più adatto ad occuparsi di un problema definito come di rilevanza scientifica e non militare. Galley, che menzionava testimonianza radar-visuali ed tentativi d'intercettazione da parte di aerei da caccia dell'Armèe de l'Air auspicava pure l'invio dei casi interessanti allo stesso Poher.

Nel 1975 la Gendarmeria Nazionale ebbe l'incarico, grazie ad un accordo fra il ministero della difesa e quello dell'industria e della ricerca, di raccogliere in modo sistematico le testimonianze. Già dall'anno precedente Poher stava operando per la creazione di un gruppo di lavoro scientifico presso il CNES. Sottopose una proposta alla direzione generale del CNES e - anche grazie ai buoni uffici di esponenti politici dell'epoca quali Alain Poher, presidente dell'Assemblea nazionale, nei due anni successivi fu stilata ed approvata una serie di protocolli di collaborazione fra Gendarmeria, Ente per l'aviazione civile, Aeronautica militare e Servizio meteorologico francese. Attenzione nei confronti dell'iniziativa fu manifestata anche anche dall'Istituto di Alti Studi per la Difesa Nazionale. 

Il 1° maggio del 1977 il CNES annunciò al pubblico la nascita del GEPAN (Groupe d'Etude des Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés), piccola sezione del CNES il cui compito principale consisteva nello studio dei fenomeni aerospaziali (il termine UFO o meglio il suo equivalente francese, OVNI, non erano usati) che presentavano difficoltà d'identificazione in termini convenzionali. Suo direttore fu nominato l'ing. Poher.

L'era Poher

Nei primi mesi della sua attività Poher si trovò a gestire l'intera iniziativa di studio con una sola funzionaria amministrativa. Solo appoggio pratico in quella fase gli giunse da un piccolo numero di ricercatori scientifici che a titolo personale erano interessati al fenomeno. Fu soltanto a settembre che a settembre del '77, presentata in termini ultimativi la situazione, Poher ottenne dal presidente del CNES, Hubert Curien, la formazione di un consiglio scientifico i cui membri avrebbero partecipato in modo volontario e soltanto a tempo parziale. 

In questo modo Poher mise insieme una decina di studiosi professionisti le cui attività sarebbero state sottoposte a revisione annuale da parte di un comitato di controllo di sette membri. Fra i componenti del consiglio si annoveravano lo stesso Curien, il direttore scientifico del CNES, René Pellat, Jean Gruau, che assunse il ruolo di segretario e di modetatore delle discussioni, l'astronomo Guy Monnet, il cosmologo dell'Università di Orsay Roland Omnès, esponenti della Gendarmeria, lo psichiatra Henri Faure, che sarà pure il più attivo in questa fase, un fisico dei plasmi che però non parteciperà mai alle riunioni, un rappresentante dello stato maggiore dell'Armée de l'Air, ecc. 
Ai lavori presero parte anche privati quali gli ufologi Thierry Pinvidic e Christian Perrin de Brichambault. 

Al contrario, il tentativo fatto da Poher di far partecipare ai lavori anche studiosi come il fisico Jean-Pierre Petit e l'astronomo Maurice Viton, lui stesso testimone di un avvistamento, si scontrerà presto con lo scetticismo del CNRS nei confronti delle teorie propulsive di Petit, basate sulla magnetoidrodinamica e presto respinte dalla gran parte dei suoi interlocutori.

Fra il 1977 ed il '78 il GEPAN analizzò in modo statistico più di trecento segnalazioni trasmesse dalla Gendarmeria e verificò gli studi condotti prima di allora da Poher. Il 14 dicembre del '77 il comitato di controllo approvò il primo rapporto trasmessogli dai membri del GEPAN, ne lodava l'approccio multidisciplinare ed auspicava che al gruppo fossero assegnati "mezzi sufficienti" per adempiere ai suoi compiti.

Allo stesso tempo era richiesto un miglioramento nei metodi di raccolta dei dati e delle procedure di selezione degli stessi. Per evitare problemi derivanti dal sensazionalismo il GEPAN era invitato alla massima prudenza circa la diffusione di risultati parziali ed incompleti. Il comitato di controllo domandava di essere consultato prima di procedere alla stampa di lavori rivolti al pubblico generale.

A giugno del 1978 il GEPAN presentò al comitato il suo rapporto semestrale. Buona parte di esso era dedicato all'analisi di undici casi con alto indice S-P. Dieci di essi erano stati classificati, dopo nuove inchieste, come non identificati. Dei 354 casi provenienti dalla Gendarmeria, analizzati con procedure meccanografiche, il 25% non aveva trovato spiegazione convenzionale. 

La conclusione era che all'origine dei fenomeni vi fossero "macchine volanti d'origine sconosciuta". 

Il comitato di controllo non si dimostrò ostile a quanto sosteneva il GEPAN. Anzi, a quel punto intraprese un'altra strada: il tentativo di coinvolgere in modo più diretto gli ufologi nelle attività del gruppo. Quell'iniziativa, tuttavia, doveva diventare il motivo per le dimissioni di Poher dalla guida del gruppo. 

Nel settembre del 1978 un centinaio di ufologi facenti parte di una quarantina di gruppi si riunirono a Tolosa alla presenza di Poher. Il tentativo era quello di valutare l'impatto delle modalità operative del GEPAN sull'ambiente degli appassionati.

Dopo aver presentato la struttura dell'ente, organizzato in sette gruppi di lavoro (intervento rapido, casi radar, studio dei casi con tracce, attività di codifica, archivi, valutazione casi e progetto per uno strumento di simulazione dei casi da usare nelle inchieste e denominato SIMOVNI), Poher offriva agli appassionati dei corsi di formazione professionale e la fornitura di filtri di diffrazione della luce per macchine fotografiche nel tentativo di creare una rete di sorveglianza dello spazio aereo. 

La risposta da parte degli appassionati fu contraddittoria. La mancanza di senso di responsabilità e di professionalità dell'ambiente ufologico fu messa in mostra in modo crudele. Sulla stampa specializzata ed anche su quella generalista sostenitori ultra-convinti della presenza degli extraterrestri, come l'ufologo Jimmy Guieu da un lato ed i nuovi sostenitori dell'ipotesi socio-psicologica dall'altra, quali ad esempio Michel Monnerie, che pubblicava attacchi assai duri al GEPAN dalle pagine della rivista di divulgazione scientifica "Science & Vie", misero in difficoltà Poher, che per conto suo aveva riserve crescenti nei confronti della prudenza chiesta dal comitato di controllo nella diffusione delle notizie sui progressi fatti negli studi.

Nel mese di ottobre del 1978 Poher si dimise dalla direzione del GEPAN.

L'era Esterle, o "l'età d'oro" del GEPAN

Il successore di Poher fu il matematico Alain Esterle. Sotto la sua direzione il GEPAN raggiunse l'apice qualitativo e quantitativo delle proprie attività.

Mentre Esterle ed i suoi collaboratori lavoravano a varie iniziative - non ultime a numerose indagini sul campo che comprenderanno alcuni fra quelli che poi diverranno dei super-classici della casistica UFO - al contempo riduceva i contatti con l'ambiente degli appassionati. I rapporti fra l'organismo pubblico e costoro andarono peggiorando vieppiù.  

D'altro canto, Esterle cercò di far sì che idee come quelle sulla propulsione di velivoli avanzati sostenuta da Jean-Pierre Petit fossero prese in considerazione dagli organismi di ricerca scientifica delle forze armate francesi. La difficoltà di rapporto con una personalità quale Petit spinse i militari e lo stesso CNES a cercare la collaborazione di un altro studioso che lavorava a fianco di Petit, Bernard Zappoli. Giunsero finanziamenti pubblici importanti, ma Petit si sentì scavalcato. Il rapporto preferenziale accordato a Zappoli apparve confermato da un rapporto interno del GEPAN scritto anche da Esterle. 

Petit reagì consegnando il rapporto alla rivista ufologica d'orientamento socio-psicologico "OVNI-Présence", che lo pubblicò. 

La reazione del CNES a fronte delle gravi questioni in cui la fiducia rivolta alle ricadute tecnologiche della magnetoidrodinamica aveva gettato il GEPAN fu quello di ritirare quasi tutto il credito riposto nel gruppo di lavoro. Personale, finanziamenti ed appoggio da parte della dirigenza si ridussero al minimo, e nel mese di luglio del 1983 Esterle fu sostituito alla guida del GEPAN da un suo collaboratore, Jean-Jacques Velasco.

L'età dell'oro del GEPAN si era conclusa. 

Per fortuna, in quei cinque anni erano stati prodotti parecchi risultati.

le quattro "Note Informative" del 1980-81;

i sedici "Documenti" e "Note di Lavoro" del 1977-1983;

i sei "Studi" del 1978-1983;
Il modello tetraedrico per lo studio della fenomenologia proposto dal GEPAN nel 1981.

i sei "Rapporti" del 1981-83.

Verso la fine del suo periodo di direzione Esterle scriverà che:

a) la comparsa di alcuni fenomeni non identificati non risulta spiegabile né con fenomeni fisici convenzionali, né con fenomeni psicologici o con modelli psicosociali; b) è assai probabile che nei fenomeni segnalati ci sia una componente fisica; c) le dimensioni spaziali e temporali di questi eventi è di un'ordine assai ridotto. 

Nella terza "Nota Tecnica", datata 27 aprile 1981, il GEPAN presentava un modello epistemologico originale i cui intenti erano quelli di consentire una raccolta efficiente dei dati tramite un'adeguata indagine delle segnalazioni. Si trattava di quello che gli stessi Autori descrivevano come modello tetraedrico per affrontare lo studio della fenomenologia.   

In seguito esso fu descritto come un sistema per modellare

un corpus quantificabile d'informazioni centrato su due assi, ossia i dati di tipo fisico e quella di natura psicologica. Dato che la comunicazione delle informazioni da parte dei testimoni rappresenta la reazione allo stimolo indotto da un evento, la prima dimensione osservabile sarà rappresentata proprio dal testimone.

L'informazione prenderà la forma di un resoconto testimoniale e così la seconda dimensione osservabile sarà rappresentata da un rapporto testimonialeredatto in forma adeguata. Tuttavia, in se queste condizioni non sono sufficienti per analizzare il caso nel suo complesso: esse devono essere poste nel loro contesto, ossia nell'ambiente fisico concreto. Ciò ci fornirà la terza dimensione osservabile. Il nostro punto di vista però sarebbe incompleto se il rapporto, che è l'elemento più soggettivo, non fosse visto alla luce del sistema sociale, culturale ed ideologico con il quale il testimone interagisce. Questo ci conduce alla quarta dimensione osservabile e cioè all'ambiente psico-sociale.

In questo modo secondo il GEPAN le variabili possono essere considerate in modo simmetrico e globale, evitando tendenze riduzioniste di qualsiasi genere. Il sistema complesso che le variabili generano quando siano poste in modo immaginario ai vertici di un poliedro, dà vita alla figura del tetraedro, al cui interno è posto lo stimolo originale - quello all'origine della testimonianza - che qui è considerato come una variabile non misurabile in modo diretto perché dotata di caratteristiche spaziali e temporali assai limitate. 

E' tuttavia da sottolineare che il GEPAN ha creato il modello del tetraedro non come un modello interpretativo della natura ontologica del fenomeno UFO, ma soltanto quale ausilio epistemologico per l'aggiramento di alcune aporie poste dallo studio della fenomenologia[1].

Classificazione GEPAN della casistica. I super-classici del GEPAN

IL GEPAN ed i suoi successori (prima SEPRA, oggi GEIPAN) classificano i casi "PAN" (Fenomeni aerei non identificati) secondo un grado di difficoltà crescente a spiegarli in termini convenzionali.

Solo i "PAN-D" sono dunque i casi definibili come ufologici in senso stretto, ossia quelli che potrebbero contenere l'evidenza informativa per uno o più fenomeni ancora sconosciuti alle discipline scientifiche.

Sotto la gestione Esterle il GEPAN effettuò indagini approfondite su almeno tre dei quattro casi (la quarta fu condotta duranta la fase iniziale della direzione successiva, quella di J. J. Velasco) poi considerati dagli studiosi come dei "super-classici" dell'ufologia. Esiste un consenso sufficiente a far sì che almeno tre di essi tuttora essi siano definibili come non spiegati.

L'era Velasco. Il declino del GEPAN ed il passaggio al SEPRA

Il 1° settembre del 1983 Jean-Jacques Velasco fu nominato nuovo direttore del GEPAN. Costui sarà in sostanza per lunghi anni il solo o quasi a lavorare per tenere in vita il gruppo. Velasco farà sentire in modo sempre più evidente le proprie convinzioni extraterrestrialiste sul fenomeno e diventerà un personaggio di una qualche rilevanza pubblica, ma in realtà fra la metà degli anni '80 e sino ai primi anni del XXI secolo si assisterà all'inarrestabile messa ai margini dell'intera iniziativa di studio ed alla fine ad una sua sostanziale eutanasia, cui però seguirà un'inattesa rinascita i cui effetti devono ancor oggi dispiegarsi in modo pieno.

Alla fine del 1983 il GEPAN è trasferito ad un'altra direzione, la Environnement Spatial Terrestre del CNES. Il consiglio scientifico cessa di riunirsi e a Velasco non è più imposto l'obbligo di presentare rapporti periodici sull'attività del gruppo, i cui fondi sono peraltro ridotti al minimo. Anche la presenza del GEPAN nei mezzi di comunicazione di massa si riduce in modo estremo e non sono più stampate le "Note Tecniche".

Mentre le critiche da parte di ufologi di opposte tendenze si accrescono, nel luglio del 1988 la rivista "Science & Nature" contesta con asprezza la stessa ragion d'essere del gruppo ed in sostanza ne auspica la chiusura.

Nel novembre dello stesso anno un comunicato pubblico del CNES annuncia lo scioglimento del GEPAN e la sua contemporanea sostituzione con il SEPRA (Service d'Expertise des Phénomènes de Rentrée Atmosphérique) che lavorerà nell'ambito della Direzione Sistemi Operativi del CNES con il solo organico di Velasco e di una segretaria con il compito principale di di occuparsi dei rientri di satelliti artificiali, pur conservando quello della raccolta e valutazione delle osservazioni PAN, per i quali si auspicava soltanto una produzione di dati da tenere a disposizione per eventuali enti di ricerca interessati.

Ad ogni modo, il CNES firmerà un protocollo d'intesa con la Direzione Generale dell'Aviazione Civile (DGAC) che permetterà almeno la prosecuzione della raccolta di osservazioni fatte da personale aereo francese o straniero in attività nel Paese. Ciò permetterà la costituzione di un archivio importante dotato anche di nastri relativi alle conversazioni fra aeromobili, centri radar e centri di controllo del traffico in occasione di avvistamenti.

Nel 2000 il compito di gestione dei dati relativi ai rientri atmosferici di satelliti artificiali sarà tolto al SEPRA, ed anche la sua denominazione sarà modificata ulteriormente in  "Service d'Expertise des Phénomènes Rares Aérospatiaux"

Tuttavia, di fronte alla presenza sempre più palese di Velasco in occasione di convegni ufologici in Francia ed all'estero, le pressioni per una chisura del piccolissimo organismo andranno crescendo. Le relazioni tra lo stesso Velasco ed altre direzioni del CNES andarono peggiorando. 

Nel 2001 il direttore generale del CNES, Gérard Brachet, chiese ad uno dei consulenti storici del gruppo e lui stesso studioso del fenomeno, François Louange, di valutare l'opportunità di cessarne in modo definitivo le attività. Tuttavia, i pareri richiesti a personalità scientifiche, a politici, militari e giornalisti aerospaziali andarono in senso opposto a quello dei più ostili alla continuazione delle attività del SEPRA. Louange chiese addirittura un aumento del modesto bilancio della sezione del CNES.

A quel punto l'intera storia dell'interesse pubblico francese per gli UFO subì una biforcazione. Da un lato, gli auspici di Louange caddero nel vuoto, perché nel settembre del 2001 Brachet lasciò il CNES e lo stesso organismo ebbe come nuobo presidente Alain Bensoussan, del tutto ostile ad una qualche considerazione del problema, ma dall'altro il rapporto di Louange, trasmesso al Consiglio Nazionale per le Ricerche Spaziali (CNRS), all'Accademia delle Scienze di Francia, ai servizi tecnici della Gerndarmeria ed alla Direzione Generale dell'Aviazione Civile vide una risposta nel complesso di diverse avviso. I dirigenti di questi enti, infatti, ad una domanda di Loaunge circa la loro disponibilità a partecipare alla formazione di un comitato scientifico che presiedesse ad un "nuovo GEPAN", risposero in modo alquanto possibilista.

Così, da un lato, se il 2 giugno del 2004 il SEPRA veniva sciolto, dall'altro era partito il lungo e tortuoso percorso che nel settembre del 2005 avrebbe portato alla nascita di un organismo di studio del tutto nuovo: il GEIPAN.

La rinascita: il GEIPAN

Nel gennaio del 2004 il CNES fu sottoposto ad un processo di riorganizzazione. E' questo l'atto che fu all'origine, da un lato della chiusura del SEPRA, dall'altro della rinascita della ricerca pubblica sugli UFO in Francia nelle vesti di un nuovo organismo, il GEIPAN.

Nella primavera del 2004 la rottura fra Velasco ed i suoi dirigenti diventò evidente a tutti. Il suo libro "OVNIS - L'evidence" ebbe un certo clamore fra i mezzi di comunicazione e diventò chiaro che nelle sue convinzioni extraterrestrialiste sul fenomeno egli parlava a titolo personale. Velasco era ormai il solo addetto ad una minuscola "cellula di sorveglianza sui fenomeni rari" priva di sostegno finanziario e politico.

In realtà, in quel periodo si stava già preparando la costituzione di un comitato di supervisione che avrebbe dovuto valutare l'opportunità di dar vita ad un gruppo su basi nuove e pubblicare su Internet tutti gli incartamenti relativi alla casistica accumulata sin dal 1977.

Questo processo è finalmente giunto ad una svolta nell’estate 2005, quando il Centro Nazionale di Studi Spaziali ha finalmente dato il via alla nuova struttura, che porta un nome assai simile a quello dello storico predecessore del SEPRA, il GEPAN. Il nuovo ente si chiama infatti GEIPAN, ossia "Groupe d’Etude et d’Information sur les Phénomènes aérospatiaux non-identifiés", con la significativa aggiunta della parola “informazione” a quelle già presenti all’origine.
Il "comité de pilotage" del GEIPAN è presieduto dall’ing. Yves Sillard ed è composto da tre rappresentanti del CNES (David Assemat, vice-direttore del centro di Tolosa, da Arnaud Benedetti, direttore delle comunicazioni esterne, dell’educazione e degli affari pubblici e da Jacques Arnould, responsabile per le questioni etiche) oltre che da funzionari degli organismi con i quali il CNES collabora sull’argomento, ossia la Gendarmeria, la Polizia, l’Aeronautica Militare, la Protezione Civile, l’Aviazione civile e il servizio meteorologico Météo-France.
A sin., l'ing Yves Sillard, presidente del comitato di supervisione del GEIPAN.

A questi si possono aggiungere nel tempo ricercatori invitati dal presidente del CNES d’intesa con il presidente del comité. Tale composizione ricorda da vicino quella del Comitato Scientifico con cui ebbe vita, nel maggio 1977, il GEPAN.
Furono subito rivitalizzati o di confermati tutti i protocolli d’intesa con gli organismi con cui il CNES intendeva collaborare. 
Il GEIPAN fin dal 2005 ha posto l’accento su “una politica informativa aperta e trasparente” cui il CNES intendeva ispirarsi. Fu subito avviata la creazione di un sito Internet sul quale pubblicare documenti d'archivio, notizie e risultati raggiunti.

Nel 2005 le aree fondamentali d'attività del GEIPAN sono state così definite:

Il comitato di supervisione si riunisce ogni volta che lo reputa necessario e comunque non meno di due volte l’anno dietro convocazione del suo presidente.
Una volta l’anno il responsabile del GEIPAN sottopone al comitato un rapporto di sintesi e, a metà anno, una relazione sullo stato di avanzamento delle attività. Insieme ad una presentazione e ad una serie di raccomandazioni, il comitato adotta il rapporto annuale e lo indirizza ad una serie di responsabili scientifici e politici.
A far data dal 1° luglio 2005, responsabile del GEIPAN è stato designato l’ingegnere informatico del CNES Jacques Patenet, che lavora presso il centro spaziale di Tolosa.

L'ing. Jacques Patenet, direttore del GEIPAN dal settembre 2005.
La suddivisione in classi della casistica presente negli archivi del GEIPAN. I casi PAN-D sono i "non identificati".

Patenet ha una notevole esperienza nella questione dei fenomeni aerei non identificati. Già nel 1979, infatti, aveva lavorato con il GEPAN su alcune questioni metodologiche. Nel 1981 era però partito per il centro spaziale di Kourou, nella Guyana Francese, e quando nel 1983 giunse la decisione di ridimensionare il GEPAN trasformandolo in SEPRA, alla sua candidatura alla guida dell’organismo fu preferita quella dell’ing. Velasco.
Il presidente del comitato di supervisione, Yves Sillard, è nato nel 1936. Laureatosi in ingegneria aeronautica, pilota militare con 1200 ore di volo, dal 1960 cominciò a lavorare presso il Centro Prove di Volo dell’Aeronautica. Ebbe incarichi importanti nello sviluppo del programma dell’aereo supersonico di linea Concorde, nella costruzione e nella direzione del centro di lancio missilistico in Guyana e nello sviluppo del programma per il vettore per satelliti Ariane. Quando nel 1976 divenne direttore del CNES, fu lui ad autorizzare e sostenere la creazione del GEPAN. Amministratore delegato di società per lo sfruttamento marino e dell’industria della difesa, nel 1997 diventò responsabile per la politica spaziale presso il Ministero della Difesa. Nel gennaio 1998 il segretario generale della NATO, Javier Solana, lo ha nominato vice-segretario generale per gli affari scientifici e le questioni ambientali, con la carica di presidente del comitato scientifico della NATO.

A partire dal 22 marzo 2007 il GEIPAN ha cominciato la pubblicazione integrale sul suo sito Internet degli oltre seimila incartamenti relativi ad avvistamenti raccolti a partire dal 1977.

Patenet ha stabilito buoni rapporti di scambio ed anche di collaborazione con gli studiosi di ufologia d'orientamento razionale. Il 23 giugno del 2007 ha partecipato come oratore al Convegno Internazionale di Ufologia organizzato dal Centro Italiano Studi Ufologici a Saint Vincent. Ha inoltre creato una rete di cosiddetti "inquirenti di primo livello" (IPN), ossia di amatori sparsi su tutto il territorio francese e che possono ricevere dal GEIPAN l'incarico di una prima scrematura delle segnalazioni di cui il gruppo giunge a conoscenza. Nell'estate del 2008 la rete IPN conta circa quarantacinque membri.

Sono stati avviati tentativi di raccolta specifica delle osservazioni fatte in territorio francese da astrofili e da piloti di aeromobili con la diffusione di questionari destinati in modo particolare a questi gruppi di osservatori.

Gli avvistamenti recenti sono pubblicati via via che è formulata una loro valutazione secondo le quattro categorie da "A" a "D".

E' possibile concludere che al momento attuale il GEIPAN costituisce il principale punto di contatto istituzionale con il mondo degli scienziati e dei tecnologi, ed una delle pochissime istanza professionali organizzate in cui i fenomeni UFO siano presi in considerazione quale sfida scientifica complessiva.

Casistica raccolta dal GEIPAN e dai suoi predecessori

Nel 2008 il GEIPAN affermva sul suo sito Internet di avere in archivio più di seimila testimonianze, delle quali circa 360 relative ad osservazioni effettuate da bordo di aeromobili. La divisione nelle quattro classi è quella constatabile nel diagramma a torta qui a fianco.

Circa il 28% dei casi raccolti, ossia circa 1700, appartenie alla categoria PAN-D, ossia a quella dei non identificati.

Fonti

  1. Velasco, Jean-Jacques (1987). Scientific Approach and Results of Studies into Unidentified Aerospace Phenomena in France. In: Andrus, Walter Jr. & Hall, Richard H. (a cura di). MUFON 1987 International UFO Symposium Proceedings. Seguin (Texas): MUFON. 51-67
  2. Toselli, Paolo (1992). Il "caso Trans". UFO - Rivista di Informazione Ufologica. Torino: CISU. 11. luglio. 7-12
  3. Fiorino, Paolo & Leone, Matteo (1999). 8 gennaio '81: visto atterrare verso ore 17 disco volante. UFO - Rivista di Informazione Ufologica. Torino: CISU. 22. dicembre. 10-15
  4. L'"amaranto" (1992). UFO - Rivista di Informazione Ufologica. 11. luglio. 12-14

Collegamenti esterni

Sito ufficiale del GEIPAN

Voce "GEPAN" dell'enciclopedia ufologica on line francese RR0

Un approccio radicalmente critico sul lavoro del GEPAN e dei suoi successori si può trovare nel volume "Les OVNI du CNES, trente ans d’études officielles (1977-2007)", pubblicato nel 2007 e dovuto agli studiosi di ufologia di orientamento scettico David Rossoni, Éric Maillot ed Éric Déguillaume. Esso è scaricabile qui.

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